Dipartimento Formazione

1. Descrizione

Negli ultimi anni, l’ISSR ha migliorato e aumentato l’offerta formativa, dando concrete risposte alle nuove e continue richieste di persone interessate ad approfondire e continuare la loro formazione in questo ambito. In quest’ottica l’Istituto cerca di sopperire alle carenze di servizi sul territorio, puntando alla formazione di persone altamente specializzate, ma anche al sostegno delle famiglie con bambini sordi.

Il Dipartimento Formazione dell’Istituto Statale per Sordi di Roma (ISSR), nasce dalle profonde trasformazioni avvenute negli ultimi anni, in particolare dalla nuova connotazione che oggi riveste l’Istituto di Ente di supporto all’integrazione dei sordi (art.21, comma 10 L. n. 59 del 15.03.1997). Il termine formazione racchiude diversi significati che si sono stratificati, ma anche rinnovati, con il cambiamento, di fatto, dalle esigenze degli utenti dell’Istituto e del nuovo e sempre crescente interesse verso il mondo della sordità.

In questo rinnovato clima di interesse e sostegno alla sordità, il dipartimento formazione occupa una posizione rilevante in quanto è chiamato a fornire risposte concrete ai nuovi bisogni degli operatori e di tutte le persone che vogliono specializzarsi nella Lingua dei Segni Italiana.

L’ISSR è l’unico ente pubblico a occuparsi delle persone sorde. In quanto tale fa riferimento al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Per questo i percorsi formativi dell’Istituto sono, ipso facto, riconosciuti e si pongono come parametri per la validazione della formazione di qualsiasi altro soggetto che attivi corsi di Lingua dei Segni Italiana.

La lingua dei segni italiana: un'opportunità per tutti

La Lingua dei Segni Italiana (LIS) è la lingua visivo-gestuale usata dalla Comunità dei sordi italiana. Gli studi condotti sulla LIS negli ultimi anni hanno dimostrato come acquisizione, strutture e funzioni di questa lingua siano paragonabili in tutto e per tutto a quelle di qualunque lingua storico-naturale; e come, al tempo stesso, essa sia autonoma e distinta dall’Italiano e da ogni altra lingua dei segni.

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